Da Lecce Ad Amsterdam Per Combattere il Cancro

I NUMERI dEL CANCRO 2022

Se dovesse trovare ulteriori conferme nella fase successiva della sperimentazione, il vaccino di Moderna potrebbe assestare un colpo non indifferente a quella che oggi è la forma più grave di cancro della pelle, responsabile di quasi 325mila nuovi casi nel mondo solo nel 2020 e caratterizzata da una sopravvivenza a cinque anni stimata al 60,3% quando diagnostica allo stadio III e al 16,2% per lo stadio IV. “Per quanto riguarda il cancro al seno la sopravvivenza nel tamoxifen a buon mercato nostro Paese è dell’86% contro l’83% europeo. Nel 2020, ultimo anno con dati statistici robusti pre-pandemia, è stata stimata una prevalenza di oltre 3 milioni e seicentomila pazienti prevalenti, circa il 37% in più di quanto osservato solo 10 anni prima, con un aumento annuo, in Italia, di circa il 3% all’anno. Sebbene il paziente oncologico possa, nel suo percorso, giungere ad un punto in cui può essere considerato guarito dal punto di vista medico, questo spesso non corrispon- de ad una guarigione giuridica e sociale.

Tra i fattori che aumentano il rischio individuale di sviluppare la malattia e che possono essere eliminati, in primo luogo, il consumo di tabacco, che è responsabile di oltre il 30% dei decessi per tumore. Altri, invece, sono modificabili cioè dipendono dalla volontà umana e su di essi è possibile intervenire per ridurre il rischio di ammalarsi. Approvati nuovi progetti di ricercaNel 2022, la fondazione Ricerca svizzera contro il cancro finanzia nuovi progetti di ricerca per un importo di 17 milioni di franchi. MammoScreen nasce con l’obiettivo di generare evidenza clinica sull’utilizzo di un mammografo basato su frequenze di microonde, invece che radiazioni ionizzanti a raggi xeloda farmacia on line ordine X, per lo screening del tumore al seno, dando potenzialmente l’opportunità a 98 milioni di donne in Europa di accedere a programmi di prevenzione (fascia d’età 20-49 anni). Grazie a una tecnologia di questo tipo, complementare al gold standard attuale, si può considerare di estendere lo screening della mammella anche a donne più giovani, con età compresa nella fascia 20-49 anni (98 milioni di donne in Europa). I risultati di questa inda- gine aggiornata fanno emergere, in generale e per entrambi i tumori, un aumento dei casi operati nel 2021 rispetto al 2020 e un aumento della percentuale dei tumori pTis (cioè in stadio iniziale) nel 2021 rispetto agli anni precedenti, sia nella mammella che nel colon-retto, a conferma di una ripresa dell’attività di screening oncologici.

PASSI e PASSI d’Argento, che collaborano al volume da tre edizioni, offrono numerose informazioni sulla diffusione nella popolazione generale (adulta e anziana) dei fattori di rischio comportamentali coinvolti nella genesi dei tumori, sulla partecipazione dei cittadini agli screening oncologici, e dunque alla diagnosi precoce, e infine sul profilo delle persone con una diagnosi di tumore, contribuendo così a orientare le politiche di prevenzione ma anche a definire strategie d’azione mirate a una presa in carico globale del paziente oncologico, contribuendo a completare il quadro della epidemiologia dei tumori. Un altro dato importante è quello relativo alla riduzione complessiva dei tassi di mortalità stimati nel 2020 rispetto al 2015: sono in diminuzione sia negli uomini (-6%) che nelle donne (-4,2%), grazie ai progressi ottenuti nella diagnosi e nei trattamenti. “L'esplosione di nuove conoscenze sul cancro e gli emozionanti progressi tecnologici, insieme con la nostra sempre crescente comprensione di come poterli applicare”, si legge nel Report, “fornirà metodi innovativi per ridurre il carico complessivo del cancro”. I responsabili delle politiche sanitarie avranno le evidenze scientifiche necessarie per rivedere e aggiornare gli attuali programmi di screening per il tumore al seno. Siena 15 dicembre 2022 - MammoScreen ‘Innovative and safe microwave-based imaging technology to make breast cancer screening more accurate, inclusive and female-friendly’.

La pandemia ha determinato, nel 2020, un calo delle nuove diagnosi, legato in parte all’interruzione degli screening oncologici e al rallentamento delle attivita’ diagnostiche, ma oggi si assiste alla ripresa dei casi di cancro come in altri Paesi europei. Nel corsi dei 31 anni, il team dello scienziato ha raccolto i dati di oltre 41.000 adulti la cui prevalenza era di bianchi, il 13% neri e il 9% ispanici. In due anni, l’incremento e’ stato di 14.100 casi. Sulla scia di questi risultati, il cui intero set di dati verrà presentato alle autorità di regolamentazione e condiviso in occasione della prossima conferenza medica sull’oncologia, le due aziende prevedono di avviare nel 2023 uno studio di fase 3 nei pazienti con melanoma. Roberta De Angelis (Iss) presenta i dati pubblicati dall’Oms e si sofferma sulla situazione italiana riportata nel settimo rapporto Airtum-Aiom. Secondo l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) gli immigrati sono esposti al pericolo cancro tumore in maniera maggiore rispetto agli abitanti della Penisola.

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